L’approccio sostenibile consente agli investitori di combinare gli aspetti etici con la performance. L’obiettivo dell’impact investing è proprio quello di impegnarsi in società che accolgono la sfida di risolvere alcuni dei più importanti problemi globali a livello ambientale e sociale, offrendo nel contempo agli investitori rendimenti interessanti e stabili a lungo termine.
Impact investing significa che devo scendere a compromessi in termini di risultati finanziari?
Un caposaldo dell’«impact investment» è la misurazione dei risultati non finanziari, oltre a quella della redditività. |
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Ciò consente all’investitore finale di avere un quadro molto più completo della performance delle sue posizioni. |
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Ad esempio, oltre ai dati tradizionalmente pubblicati tra cui l’andamento del prezzo dell’azione, il tracking error e l’indice di Sharpe, un fondo di impatto dovrebbe divulgare informazioni su alcuni KPI che illustrano fino a che punto il fondo sia in linea con gli SDG delle Nazioni Unite (o con obiettivi analoghi). |
Posso misurare l’impatto dei miei investimenti oltre alla loro performance finanziaria?
Un aspetto che interessa particolarmente la comunità dell’«impact investing» è la comparabilità e la disponibilità dei dati. Fino a quando non saranno migliorati gli obblighi di informazione, molti fornitori terzi di dati sono costretti a fidarsi ampiamente delle notizie pubblicate dalla società, con il risultato di un insieme di stime e dati inattendibili. |
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Di conseguenza, non sono ammesse scorciatoie nella misurazione dell’impatto. |
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Una serie di KPI rilevanti e significativi può essere costituita soltanto nel tempo e con l’impegno. |
Gli SDG delle Nazioni Unite come road map
- I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sono stati definiti nel 2012 e intendono coprire i capisaldi dello sviluppo, che contemplano aspetti economici, sociali e ambientali. I 193 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno adottato questi obiettivi e stanno lavorando per realizzarli. Con una diffusione così ampia, gli obiettivi sono diventati di fatto un modello per il mondo dell’«impact investing». Ciò è utile per definire e misurare il potenziale impatto di un investimento e, naturalmente, per assicurare che sia in linea con le finalità delle Nazioni Unite. Si stima che questi obiettivi richiederanno investimenti annui di 5’000-7’000 miliardi di dollari, gran parte dei quali dovranno essere finanziati con capitali privati. Trovare e sostenere i fautori di questi obiettivi e i beneficiari degli investimenti necessari è un principio basilare della finanza di impatto.
- Tuttavia, in qualità di investitori, dobbiamo essere cauti: non tutti questi obiettivi sono accessibili con investimenti diretti (è il caso, soprattutto, dei titoli quotati) e c’è un ampio margine di «impact washing» da parte di quelle società che desiderano migliorare le loro credenziali di sostenibilità. Ai fini della credibilità dell’«impact investing» (e, in ultima istanza, per la sua efficacia) è cruciale che l’intenzionalità degli investimenti sia sottoposta ad accurati stress test.
Il ruolo dell’«impegno» negli investimenti di impatto
- L’impegno si riferisce alla comunicazione tra i fornitori e i consumatori di capitale. Consente agli investitori di comprendere (e, in alcuni casi, di plasmare) la strategia societaria e, in particolare nel caso dell’«impact investing», può rappresentare un utile strumento educativo.
- L’impegno è un fattore cruciale e dovrebbe essere integrato in ogni stadio del processo d’investimento, dallo studio iniziale di un investimento alla misurazione dell’impatto della posizione di un fondo. Un solido e onesto rapporto bilaterale con le società è il sistema più efficace di ottenere chiarezza sull’autentica intenzionalità di un’impresa, alla quale offre anche l’incoraggiamento e il supporto necessari per approfondire e ampliare la misurazione e la pubblicazione dei KPI non finanziari, rilevanti per l’investitore.
- Per aumentare l’efficacia dell’«impact investment» e creare un più ampio cambiamento dal vertice alla base, l’impegno dovrebbe estendersi al di là di questi rapporti bilaterali e includere la collaborazione con le imprese omologhe del settore, le organizzazioni governative, il mondo accademico e gli specialisti.